So già cosa stai pensando… “non mi dirai tu come raggiungere i miei obiettivi, non mi conosci e non sai neanche quali siano”.
Hai perfettamente ragione. Ma ti svelo un segreto.
Lo sapevi che come essere umani condividiamo il 99,9% del nostro DNA? E questo significa che di conseguenza il nostro cervello (e tutto il resto del corpo) opera attraverso gli stessi meccanismi.

Secondo te è un caso il fatto che oggi l’umanità abbia raggiunto risultati incredibili? Il progresso scientifico, la rivoluzione tecnologica, l’esplorazione dello spazio e in futuro chissà dove arriveremo…
Forse in parte si, può essere dovuto al caso — già il fatto che esistiamo è un caso — ma ciò su cui voglio concentrarmi e su cui voglio porre le mie considerazioni è che:
ogni essere umano è progettato per migliorarsi, adattarsi ed evolversi. In altre parole siamo costruiti per raggiungere i nostri obiettivi.
Tutti siamo dotati di un cervello identico, ed è questo che fa la differenza.
Un organo che pesa poco più di 1kg e che è in grado di creare imperi, scatenare guerre, comporre sinfonie, fare scoperte straordinarie, innovare, adattarsi e molto altro… non a caso è il risultato di milioni di anni di evoluzione.
Ciò che devi capire al meglio adesso, è solo come funzionano i suoi meccanismi e come utilizzarli correttamente.
Il Sistema di Attivazione Reticolare (SAR)
Pensa a quando volevi comprare un nuovo smartphone, di punto in bianco inizi a vedere quello smartphone ovunque. O forse ti sarà capitato con l’automobile, un tatuaggio, un orologio…
Questo accade per un motivo ben preciso. Lo sapevi che tutti noi disponiamo di una sorta di filtro alla base del nostro cervello?
Esiste un meccanismo che si occupa proprio di “filtrare” soltanto le informazioni che ci interessano tra i moltissimi stimoli sensoriali che riceviamo nella nostra quotidianità.
E’ un caso che ogni volta che senti pronunciare il tuo nome diventi subito vigile? O che, appena impari una nuova parola inizi a sentirla ovunque?
No, non è un caso. E’ merito del Sistema di attivazione reticolare (SAR).
Ma come funziona? Non voglio tenere una lezione di biologia, sappi soltanto che questo meccanismo opera su ciò che per te è importante.
Quindi le tue aspirazioni, le tue credenze, i tuoi obiettivi.
Il SAR viene “istruito” dai tuoi pensieri, dal tuo subconscio, ma anche dalla tua parte consapevole. Se desideri qualcosa, non la otterrai tramite delle forze divine (come sostiene la legge di attrazione, priva di ogni fondamento scientifico), ma ti metterai in moto per ottenerla.
Sbagliando, imparando e correggendo la rotta. Avvicinandoti sempre di più.
Se non hai un obiettivo allora il SAR non si attiverà, non lo sfrutterai. Se vivi alla giornata, senza uno scopo preciso, stai perdendo il tuo bene più prezioso: il tempo.
Devi sapere che il SAR funziona anche al contrario: se ti poni obiettivi sbagliati (il più delle volte senza rendertene conto) o ti circondi di persone negative, finirai per notare soltanto ciò che rafforza quelle visioni tossiche. E senza accorgertene entrerai in una spirale negativa.
Quindi sfruttalo al meglio. Sii consapevole.
Abbi aspirazione e datti traguardi da raggiungere, dalle cose più banali a quelle più importanti. Utilizza questo meccanismo per raggiungere i tuoi obiettivi.
“Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come.” — Friedrich Nietzsche
Come usare il SAR a nostro vantaggio?
Ora vediamo una serie di metodi da adottare in modo da sfruttare al meglio “il meccanismo SAR” e raggiungere i nostri obiettivi.
Dichiara il tuo obiettivo
Un obiettivo non dichiarato, non è un vero e proprio obiettivo. E’ solo un pensiero che vaga per la tua testa.
Per rendere concreto il tuo obiettivo, non basta pensarlo. Deve essere vivo. Deve prendere forma. Quindi:
- Scrivilo. Mettilo nero su bianco. Sulle note del telefono, su un diario, su un post-it, ma scrivilo.
- Dillo ad alta voce. Parlane con qualcuno di cui ti fidi, al tuo amico immaginario o a ChatGPT. Rendilo reale.
Usa un ambiente favorevole
Per raggiungere i tuoi obiettivi, o per farlo più in fretta, devi inserirti in un ambiente favorevole che ti spinga avanti quasi per inerzia. Mi spiego meglio: circondarti di persone che hanno i tuoi stessi obiettivi, o che li hanno già raggiunti. Questo è forse il miglior consiglio che posso darti.

Anche una sola persona può fare la differenza, rispetto al restare da solo. Ti aiuta a restare motivato e mantenere la rotta verso il traguardo.
Se non hai le giuste persone fisicamente intorno a te, cercale online. Il digitale apre moltissime porte.
Impara dagli errori
Questo è fondamentale. Il proverbio recita “sbagliando si impara”.
Ogni fallimento in realtà ci sta avvicinando il traguardo. Ogni cosa negativa porta dei lati positivi con se, impariamo la lezione e andiamo avanti.
Gli errori sono l’inizio, non la fine. Più errori facciamo, più stiamo imparando, più ci avviciniamo al traguardo.
Tieni traccia dei progressi
Mentre ti avvicini al tuo obiettivo, traccia ciò che sei riuscito a portare a termine, i risultati che hai ottenuto.
Ogni piccolo passo puoi annotarlo su un tracker, un diario, una lavagnetta o sul tuo telefono. Questo aumenterà la tua autostima e ti spronerà a continuare verso il tuo obiettivo.
Festeggia anche i traguardi più piccoli. Perché muoversi lentamente è meglio che rimanere fermi.
Fai una cosa alla volta
Fare una cosa soltanto ti permette di focalizzare le tue energie al meglio e aumenta le tue probabilità di successo.
Se hai troppi obiettivi ambiziosi seguili uno dopo l’altro, non contemporaneamente. Devi essere capace di darti priorità e capire quando portare avanti un determinato obiettivo piuttosto che un altro.
In linea di massima il tuo obiettivo prioritrario deve essere quello che, una volta raggiunto, semplificherà tutto il resto. Trova la tua “Una cosa sola”.
Come raggiungere l’obiettivo giusto
Per raggiungere il vostro obiettivo, occupatevi di stabilire in che direzione andare. Talvolta la parte più difficile è proprio capire “quale montagna scalare”.
Ad esempio, pensa di essere un ragazzo che si trova a dover scegliere quale carriera intraprendere o quale percorso di studi affrontare. Non è affatto una decisione semplice
Proprio per questo, capita di iniziare una strada senza essere davvero sicuri che sia ciò che vogliamo davvero.
Ma una volta risolto questo problema, quando si stabilisce con fermezza un obiettivo, le cose diventano più semplici. Quando nella tua testa c’è un ossessione, un punto fisso, un pensiero costante, ti assicuro che allora metà lavoro è già stato svolto.
Inizierai a vedere cosa che prima non vedevi, si apriranno nuove porte e scorgere nuovi orizzonti, cose che magari erano sempre state lì, ma a te e al tuo SAR non interessavano.
Ecco perché fissare un obiettivo è fondamentale. Perché nel corso della nostra vita talvolta è più difficile capire quale sia il giusto obiettivo che raggiungerlo dopo averlo stabilito..
“Non sono le risposte a illuminarci, ma le domande.” — Carl Gustav Jung
Goditi il percorso
Se dopo tutto questo ti dicessi che in realtà gli obiettivi che insegui — anche i più importanti — non ti renderanno mai felice, cosa ne penseresti? Forse mi prenderesti per pazzo.
Però la realtà è che l’essere umano vuole sempre ciò che non ha. E’ nella sua natura.

Per cui la vera felicità non deve arrivare dal raggiungimento degli obiettivi, che regalano soddisfazione effimera, ma deve arrivare dal percorso che facciamo per raggiungerli.
Perché la vita è un percorso continuo, non arriviamo mai. Ci saranno sempre nuovi desideri e nuovi problemi da affrontare.
Alcuni concetti li ho appresi con molto piacere dal libro: “Psicocibernetica di Maxwell Maltz” di cui ne consiglio fortemente la lettura anche se ormai un pò datato.
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