Quante volte ti sei trovato a scrollare sui social e a non rendertene conto?
Quante volte hai messo il pilota automatico e hai lasciato la testa altrove?
Appena ci troviamo un attimo senza fare niente, magari siamo in fila ad attendere il nostro turno, aspettiamo un amico, o siamo in pausa… subito senza pensarci tiriamo fuori lo smartphone.

Perché questa cosa è così comune? Semplicemente perché non siamo più in grado di annoiarci.
Ma quali sono i benefìci della noia?
La noia ci accompagna da un bel po’, durante la nostra evoluzione è sempre stata presente.
Spingeva i nostri antenati a darsi da fare, a essere produttivi.
Inoltre stimolava, e lo fa tutt’ora, il nostro lato creativo.
Ad oggi però, ci sono soluzioni più attraenti invece di annoiarsi, i continui stimoli forniti dal nostro smartphone e dalle notifiche ricevute non ci permettono più di confrontarci con noi stessi.
A cosa serve la noia?
Non ci annoiamo quando non abbiamo niente da fare, ma quando ciò che facciamo non ci coinvolge.
Puoi anche essere coinvolto stando sdraiato sul tuo letto con gli occhi chiusi, pensando a ciò che devi fare, a qualche ricordo, o a qualsiasi cosa ti passa per la testa.
D’altro canto invece, ci si può annoiare anche quando si è in mezzo a molte persone o si sta svolgendo un’attività complessa.
La noia da sempre spinge gli esseri umani all’esplorazione, ad andare oltre ciò che già sanno.
Molto tempo fa se un nostro antenato fosse rimasto fermo in una zona con poche risorse, avrebbe sicuramente avuto vita breve.
La noia è da sempre una spinta al cambiamento e alla scoperta e lo è ancora oggi.
Quando ci annoiamo attiviamo una particolare rete neurale, chiamata Default Mode Network, una sorta di “stand-by attivo” del nostro cervello.
Tra i vari benefìci della noia troviamo:
- l’introspezione
- la memoria autobiografica
- il pensiero creativo
- progettazione del futuro
Quando ti annoi, ti concentri su di te.
Riesci a vedere in mezzo al caos che ogni giorno ti avvolge, riesci a vedere più chiaramente, in modo più lucido.
Puoi pianificare cosa fare in futuro, puoi pensare ai tuoi progetti, a un caro che non c’è più, ai bei momenti passati.
È in questi momenti che il nostro cervello collega concetti lontani, rielabora esperienze e genera intuizioni improvvise.
“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.” — Carl Gustav Jung

Molte delle idee più brillanti della storia sono nate da momenti di apparente vuoto.
- Newton era seduto sotto un albero quando intuì alla gravità.
- Archimede stava facendo un bagno quando scoprì il principio che porta il suo nome.
- J.K. Rowling ha avuto l’idea di Harry Potter mentre era in treno, senza nulla da fare.
Perché dovremmo annoiarci?
Ad oggi la noia è un alleato, non un nemico.
Appena ci stiamo annoiando, il nostro cervello cerca subito uno stimolo di dopamina a breve termine.
La dopamina che cerchiamo è quasi sempre di scarsa qualità, per cui ci accontentiamo di sbloccare il telefono, scrollare sui social, leggere le email.
Spegniamo il cervello e lo teniamo occupato, ci troviamo con il pilota automatico.
In questo modo non permettiamo al nostro cervello di svolgere tutti quei processi che permettono di riorganizzare le informazioni, rielaborare il passato, capire in che direzione andare, avere nuove intuizioni.
Non riusciamo più a ragionare lucidamente, tutto è sempre offuscato da pensieri che, il più delle volte, sono inutili.
Quando è l’ultima volta che ti sei annoiato davvero?
Non vogliamo più restare soli con noi stessi.
Oltre alla noia non tolleriamo più neanche le brutte emozioni, per non pensare a un brutto avvenimento ci buttiamo subito sui social per anestetizzare il dolore.
I fiori non crescono senza pioggia. Allo stesso modo, non possiamo migliorare se evitiamo sempre il dolore.
Per migliorare personalmente, in ogni ambito della nostra vita, dobbiamo accettare le difficoltà e le brutte emozioni, che possono essere il carburante per migliorarci.
“La noia precede sempre un periodo di grande creatività”
— Robert Maynard Pirsig
5 consigli pratici per tornare ad annoiarti
La noia non va intesa come un momento di agonia o di sofferenza, va accettata.
La noia porta vari benefìci, per questo è importante tornare ad annoiarsi.
Ecco 5 consigli che possono portarti ad annoiarti di nuovo:
- Prendi pause senza stimoli: durante i tempi morti, quindi mentre aspetti l’autobus, mentre sei in fila o mentre ti prendi 10 minuti di pausa dallo studio, prova a non usare il telefono. Stai con te stesso, oppure sfrutta l’occasione per guardarti intorno, osservare qualcosa, socializzare con qualcuno. Non cercare stimoli di dopamina immediata, guarda l’ambiente che ti circonda, oppure guarda dentro di te.
- 10 minuti al giorno: prendi del tempo ogni giorno, per annoiarti. Può essere difficile all’inizio, ma via via migliorerai. Puoi stabilire un ambiente della tua casa dove non hai stimoli, puoi annoiarti camminando in mezzo alla natura, quando sei in macchina non ascoltando la musica, ci sono tantissimi modi.
- Usa un diario della noia. Può tornarti molto utile mettere nero su bianco che emozioni stai provando, cosa hai intenzione di fare, o qualche grande idea che ti è venuta in mente. In questo modo la noia sarà un momento produttivo per te.
- Rallenta. Se non riesci ad annoiarti e stare letteralmente senza fare niente, puoi rallentare. Fare attività che ti permettano di pensare, senza distrarti. Disegna, cammina, scrivi, osserva, pensa, parla con qualcuno.
- Leggi (e rifletti). Può essere noioso, almeno all’inizio. Per alcuni, me compreso, non è una forma di noia, anzi. Però è un ottimo modo di rallentare e soprattutto, stimolare il pensiero durante la noia. Leggere e poi riflettere su quanto appreso è una sorta di noia potenziata. Questo perché il nostro cervello inizierà a elaborare ciò che abbiamo appreso e stabilire collegamenti. Puoi avere delle grandi idee o intuizioni in questo modo. Ovviamente leggi ciò che ti interessa e ti appassiona.

Prenditi il lusso di annoiarti
Oggi siamo cosi abituati a riempire ogni vuoto che abbiamo dimenticato quanto sia prezioso stare fermi.
Ma è proprio in quei momenti che possiamo avere una visione più nitida per pianificare e intuire.
Uno spazio in cui il cervello respira, la mente si riordina e le idee trovano spazio.
Non sottovalutare i benefìci della noia, prenditi il lusso di annoiarti.
Nel libro “L’era della dopamina di Anna Lembke”, di cui consiglio la lettura, la noia viene analizzata dal punto di vista neuroscientifico.
L’autrice spiega che la noia non è qualcosa da evitare, ma un’esperienza da affrontare consapevolmente. Essa si manifesta proprio quando siamo in assenza di stimoli esterni. Accoglierla permette di riportare in equilibrio il sistema della dopamina e questo ci permette di vivere con maggiore chiarezza mentale.
Anne sottolinea che la noia andrebbe sopportata, anziché essere immediatamente anestetizzata da stimoli esterni e continue distrazioni.
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